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03 feb 20152 min read

Conclusione della missione del FMI a San Marino

Si è conclusa la missione del Fondo Monetario Internazionale a San Marino nel corso della quale gli esperti di Washington hanno avuto una serie di colloqui con le Istituzioni, la Banca Centrale ed i rappresentanti dei settori economici sui temi rilevanti per l’economia e la stabilità finanziaria del Paese.

Sulla base delle informazioni e dei dati acquisiti durante le consultazioni, la delegazione ha presentato alle istituzioni ed alla stampa le proprie conclusioni preliminari rispetto allo stato di salute dell’economia sammarinese, in attesa di predisporre il rapporto completo (Country Report) che sarà sottoposto all’approvazione del Board of Directors del Fondo in primavera.

Il documento in estrema sintesi rileva come l’economia sammarinese si stia assestando dopo diversi anni di recessione evidenziando i punti strategici per un ulteriore suo rafforzamento e una maggiore ripresa:

“San Marino ha compiuto progressi significativi per normalizzare le relazioni internazionali e uscire dalla profonda recessione. Si registrano segnali di stabilizzazione dell’economia, anche grazie all'inclusione nella white list fiscale italiana e alla conclusione degli accordi di cooperazione finanziaria ed economica con l'Italia. Rimangono tuttavia significative sfide politiche da affrontare. L'impegno sul fronte tributario degli ultimi due anni costituisce la premessa per ricostituire le riserve finanziarie che hanno consentito a San Marino di sostenere la crisi. Il saldo fiscale dovrebbe ulteriormente migliorare per adeguarsi alla  nuova situazione economica post-crisi e permettere alle riserve di avvicinarsi nel medio termine ai livelli precedenti. Nel sistema bancario, le condizioni di liquidità sono migliorate e sono state adottate iniziative mirate a risanare la Cassa di Risparmio della Repubblica di San Marino (CRSM). Ciononostante rimangono da risolvere alcune importanti problematiche  relative a CRSM e agli elevati portafogli di crediti dubbi (NPL) presenti nei bilanci delle banche, cresciuti principalmente a causa della riclassificazione dei crediti. Per porre le basi di una solida crescita futura è necessario continuare a impegnarsi per migliorare l’apertura, la trasparenza e la cooperazione internazionale, oltre che le condizioni del contesto imprenditoriale.”

Il Fondo ha inoltre incentivato la Banca Centrale a proseguire con l’azione intrapresa di verifica circa la qualità degli attivi bancari e la congruità delle rettifiche di valore effettuati sui crediti dubbi mediante accertamenti ispettivi.

Fra i temi trattati dalla delegazione nell’ambito delle conclusioni preliminari sono state svolte alcune considerazioni rispetto al ruolo ed alle funzioni di Banca Centrale. In particolare gli esperti del Fondo hanno sottolineato la centralità di BCSM nel processo di rafforzamento del sistema finanziario che passa necessariamente attraverso le sfide per il superamento delle criticità degli ultimi anni. Adeguatezza di risorse e indipendenza nel loro impiego rappresentano gli elementi di base per affrontare le crescenti responsabilità nazionali ed internazionali (derivanti anche dalla Convenzione Monetaria in vigore) in capo alla Banca Centrale in ragione di una mission caratterizzata da molteplici funzioni a supporto dell’economia sammarinese.

A tale riguardo, la delegazione ha confermato la disponibilità per una Technical Assistance con riferimento all’implementazione delle disposizioni in materia di capitale e requisiti prudenziali previsti da Basilea III, proposta che verrà approfondita nel corso dei prossimi Spring Meetings che si terranno a Washington DC nell’aprile prossimo.