Attività di risoluzione

La legge 102/2019, approvata il 14 giugno 2019 all’unanimità dal Consiglio Grande e Generale, ha come finalità principale quella di preservare la stabilità del sistema finanziario, introducendo strumenti alternativi alla liquidazione coatta amministrativa della banca qualora sia accertato lo stato di dissesto che avrebbe conseguenze altamente negative per i depositanti e i dipendenti, minando la fiducia nel settore bancario con rischi di contagio ad altri intermediari.

La procedura di risoluzione si basa sui seguenti principi:

  1. la preliminare rimozione del deficit della banca, inteso come differenza negativa tra attività e passività;
  2. ai fini della rimozione del deficit, è previsto un preciso ordine di graduazione dei soggetti che sostengono le perdite:
    - in primo luogo gli azionisti della banca, con azzeramento delle azioni ed estinzione dei diritti amministrativi e patrimoniali e i detentori di prestiti subordinati;
    - in secondo luogo, sono applicate le riduzioni delle passività previste dalla legge n. 102/2019 che interessano gli azionisti che detengono più del 25% del capitale, i soggetti che risiedono in paesi ad alto rischio, soggetti con condanne definitive per reati finanziari, soggetti che hanno debiti verso lo Stato iscritti a ruolo (non oggetto di ricorso e/o dilazione di pagamento);
  3. tutti coloro che a vario titolo hanno concorso al dissesto ne rispondono ai sensi di legge, anche a seguito dell’avvio di azioni di responsabilità;
  4. qualora l’abbattimento del patrimonio e le riduzioni di passività non consentano l’eliminazione del deficit patrimoniale, lo Stato può intervenire adottando strumenti di stabilizzazione finanziaria di cui agli artt. 15 e 16 della Legge n. 102/2019. In tali casi, i proventi delle azioni giudiziarie e delle azioni di responsabilità sono canalizzate allo Stato o società interamente partecipate che si sono accollate il deficit;
  5. l’Autorità di Vigilanza può nominare nuovi organi di amministrazione e controllo della banca in risoluzione a tutela dell’interesse pubblico, con il fine di perseguire una celere e ordinata prosecuzione dell’attività bancaria salvaguardando il valore aziendale nell’interesse degli investitori e dei dipendenti.