Autorità valutaria

L'Autorità Valutaria Sammarinese nasce con l'istituzione della Banca Centrale della Repubblica di San Marino (Legge del 29 giugno 2005 n. 96 e successive modifiche) e quest’ultima sin dalla sua costituzione è stata istituzionalmente abilitata, con le competenze e nelle forme stabilite dalla vigente legislazione bancaria, a effettuare operazioni valutarie e a operare in cambi.

L'art. 36 della Legge del 29 giugno 2005 n. 96 prevede che, per il raggiungimento delle sue finalità, alla Banca Centrale siano attribuite le seguenti funzioni:

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  • gestione esclusiva dei rapporti valutari, con possibilità di delega ad altre banche o succursali operanti nel territorio, nel rispetto delle leggi vigenti;
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  • vigilanza sull'applicazione delle disposizioni in materia valutaria.
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Attraverso la Legge del 25 aprile 1996 n. 41 ("Disposizioni in materia valutaria") la Banca Centrale della Repubblica di San Marino può autorizzare le aziende di credito sammarinesi a svolgere operazioni valutarie e/o in cambi stabilendone limiti e condizioni; tale legge affida alla Banca Centrale il controllo e la vigilanza sull'attività valutaria posta in essere dagli intermediari bancari.

Nello svolgimento della sua funzione la Banca Centrale può procedere di propria iniziativa o su richiesta o segnalazione del Comitato per il Credito e Risparmio e ha la facoltà di promuovere indagini, impartire prescrizioni ed emanare disposizioni immediatamente esecutive.

L'Autorità di Vigilanza ha l'obbligo di segnalare al Comitato per il Credito e Risparmio le infrazioni riscontrate in materia valutaria e può comminare sanzioni per gli illeciti amministrativi riscontrati.

In data 27 marzo 2012, la Repubblica di San Marino ha sottoscritto la Convenzione Monetaria con l’Unione Europea, che prevede il diritto di utilizzare l’euro come moneta ufficiale, in conformità con il regolamento (CE) n. 1103/97 del Consiglio, del 17 giugno 1997 e il regolamento (CE) n. 974/98, del 3 maggio 1998.



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Legge del 25 aprile 1996 n. 41